Come nasce il caffè Saicaf
Le materie prime
Il “buon caffè” non è solo quello che si annusa, si vede, si gusta nella tazzina, ma è il risultato di continue scelte; dalla giusta miscela, ai metodi di tostatura, fino – a ritroso – ad arrivare alla scelta più importante, perché è quella che traccia la strada di questo viaggio: la pianta e la terra dove viene coltivata. Abbiamo scelto di viaggiare per toccare con mano i luoghi dove il nostro caffè prende vita, così da accompagnarlo in ogni passaggio dal seme alla tazzina.
Arabica e robusta sono le due specie da cui derivano le miscele di caffè, composte in proporzioni e tipologie differenti a seconda della destinazione d’uso del caffè, e il suo formato (per moka, espresso da caffetteria, cialde e capsule).
La miscela è un’armonizzazione scritta su uno spartito segreto, per creare la sinfonia del Caffè, con la C maiuscola.
Varietà
Arabica
I chicchi di questa specie sono leggermente ovali. Il gusto può essere definito come “docile”, grazie al naturale livello di zuccheri e un moderato livello di caffeina.
Centro e Sud America:
Brasile
Costa Rica
El Salvador
Nicaragua
Colombia
Guatemala
Robusta
I chicchi di questa specie sono tondeggianti. Il caffè che ne risulta è molto corposo e dal gusto deciso, dato soprattutto da un maggiore livello di caffeina rispetto ad altre specie (fino al triplo rispetto all’arabica, ad esempio).
Africa e Asia:
Costa d’Avorio
Congo
Camerun
Vietnam
Come produciamo
Scegliamo la miscela perfetta anche in base alla destinazione del caffè (moka, espresso, cialde e capsule). E ogni tipologia di trasformazione vive di origini selezionate con cura nelle terre d’origine. Ogni miscela, frutto di studio e ricerca, contiene un “ingrediente principe”, ovvero una particolare varietà scelta per donare personalità alla miscela.